Infinite denominazioni
Se c’è un territorio che può vantare la più altra concentrazione di prodotti Dop, Doc o Docg, oltre a vari riconoscimenti, questo è sicuramente la Toscana, e in particolare la Provincia di Siena, e non per caso. Prestigio e qualità fecero sì che le primissime denominazioni di origine, in Italia, riguardassero proprio i vini senesi: Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano.
Chi soggiorna da me ha l’imbarazzo della scelta anche solo voltando lo sguardo nei dintorni. Contatti diretti con i produttori più prestigiosi e le più belle cantine, garantiscono esperienze particolari. Con i miei collaboratori non ti sentirai mai un “numero”, non farai mai parte di un “tour” per gruppi in una cantina, l’assaggio avrà modalità più “umane” rispetto al “wine-tasting”. Al contrario, avrai tempo per dialogare con il giovane vignaiolo della Val d’Orcia, gli esponenti di famiglie che producono il Brunello più stimato, o ancora il produttore del miglior olio extravergine di oliva.
Sorprenderanno cantine storiche immerse dentro storici palazzi, esponenti di famiglie che a Montepulciano producono vino da almeno mille anni, cantine che svolgono attività culturali, oppure di un grande design.
Un’esperienza che si può prolungare alla Maremma, fino al mare, oppure a nord, nel Chianti. A sud, nella strada per Roma ci si imbatte nella Tuscia laziale si può deviare verso l’Umbria, trovando altre storie, altri vini. Ma basta rimanere in Val d’Orcia o negli immediati dintorni per scoprire un universo di esperienze gastronomiche, altre rarità: il maiale cinto senese, le razze bovine come la Chianina (e il privilegio di vedere gli allevamenti bradi dal vivo). Poi ci sono i formaggi e i dolci senesi, il miele e lo zafferano, i tartufi e la castagne, in un elenco che sembra infinito.